Agente Fifa da qualche anno, appassionato di calcio giovanile e non solo, ragazzo ambizioso e con idee chiare nel portare avanti i propri progetti: tutto questo è Ermes Lupo Pasini, che da tempo si sta ritagliando uno spazio importante, tra sacrifici e grande impegno, nel mondo dei procuratori sportivi.

Ad Ermes Lupo Pasini, in esclusiva per la Nostra Redazione, abbiamo rivolto alcune domande inerenti la sua vita privata, il mondo dello scouting e alcune curiosità sul calcio giovanile.

1) Buongiorno Ermes, di dove sei originario, quando hai deciso di intraprendere questa attività di procuratore sportivo e perchè hai deciso di farlo?

“Buongiorno a voi e a tutta le redazione, sono originario di Orzinuovi, un paese limitrofo della provincia di Brescia. Paesino noto come la città del ex CT della nazionale Prandelli. 

Ben sette anni fa correva l’anno 2013 ed in quei anni allenavo i pulcini della squadra di paese (Orceana Calcio). All’epoca lavoravo nel mondo della pubblicità ed in quel periodo c’era un po’ di calma lavorativa. Vidi sul web che c’erano dei corsi per diventare Manager Sportivo, al che mi sono documentato a 360 gradi e scoprii che a doppia cadenza annuale presso la FIGC si tenevano degli esami scritti da effettuare a Roma per diventare Agenti di Calciatori autorizzati appunto dalla FIGC. Mi sono poi iscritto ad un corso privato online con un avvocato / agente locale. Andai a Roma a sostenere l’esame e lo superai al primo tentativo. 

Ho deciso di intraprendere quel percorso per trovare un alternativa lavorativa al periodo di calma nell’ambiente della pubblicità.”

 

2) Quali categorie riesci a seguire maggiormente?

Attualmente mi occupo di seguire il campionato Primavera 1,2, Berretti ( che verrà sostituito dalla Primavera 3 e 4) per quanto ne concerne il discorso del settore giovanile. In seconda battuta visiono i campionati Serie D e Serie C. 

Ogni tanto ci butto dentro una partita di Serie B e Serie A per capire il livello dei giocatori un po’ più grandi.

 

3) A tuo avviso quali sono i talenti che potrebbero, entro un paio di stagioni, entrare a far parte della 1° squadra seguendo un pò le orme dei vari Chiesa, Zaniolo, Bastoni e altri?

Direi di scendere in Serie B dove troviamo Nicolussi Caviglia centrocampista offensivo al Perugia ma di proprietà della Juventus ed un certo Carnesecchi portiere del Trapani di proprietà dell’ Atalanta. In Serie A troviamo Gabbia del Milan, difensore centrale dove a mio parere si potrà ritagliare un ruolo discreto tra i grandi.

Concludo ritornando nella serie cadetta dov’è troviamo un certo Pobega, mezzala di spinta di proprietà del Milan in prestito al Pordenone. Potrei dire con assoluta certezza che questi talenti ne sentiremo parlare nel calcio che conta.

 

4) Che squadra ti ha colpito di più nel Campionato Primavera fino all’interruzione?

Quest’anno mi ha impressionato il modo di giocatore del Cagliari Primavera. Non dispone di nomi blasonati come ogni top team ne detiene. Ma il modo di giocare ha permesso di essere secondo in classica.

 

5) Che obiettivo ti sei posto nella tua attività?

L’obiettivo è offrire opportunità. Dare un servizio di un certo tipo a quei giocatori che partono dal basso ed hanno il sogno di diventare calciatori professionisti.

ermes lupo pasini

6) Come intendi il modo di fare scouting alla ricerca di giovani talenti?

Il modus operandi dello scouting è composto dal vedere partite differenti in base agli obiettivi prefissati. La costanza e la dedizione fanno la differenza.”

 

7) Ci sono altre persone che collaborano con te in questa attività?

“Dispongo di un team valido composto da professionisti del settore. Ovvero quello calcistico composto di agenti sportivi con licenza FIGC – CONI e avvocati. Disponiamo di una rete scouting su tutta la penisola e ne siamo sempre alla ricerca di scout che vorrebbero intraprendere un percorso valido.

Poi abbiamo inserito e formato un team sotto il profilo del alimentazione, si tratta dal nutrizionista e personal Trainer. In conclusione disponiamo di equipe mediche per curare infortuni dei nostri assistiti.”

 

Intervista a cura di Piero Vetrone