Mario Aiello- Dopo la felice esperienza nel sett.giovanile della Paganese, Mario Aiello ricoprirà il ruolo di Direttore Sportivo della Cavese

La Redazione di www.TuttoCalcioGiovanile ha intervistato in esclusiva Mario Aiello, da poche settimane nuovo Direttore Sportivo della Cavese calcio dopo aver ricoperto nella scorsa stagione il Ruolo di Club Manager dell’Area Tecnica della stessa società metelliana.

1) Buongiorno Direttore, da quanto tempo e in quali ruoli sta lavorando all’interno della società Cavese Calcio?

“Buongiorno e piacere di risentirti, sono entrato alla Cavese a inizio stagione 2019/20, con il ruolo di Club Manager dell’Area Tecnica, occupandomi di individuare e portare alla Cavese quei giovani Under da inserire in prima squadra o in Berretti, che potessero rappresentare nel tempo, un patrimonio per la società.

Cerco comunque di dare un occhio, in virtù anche delle ultime esperienze passate, anche alle altre categorie, cercando di portare giovani in modo da consentire alla Cavese di alzare il proprio livello qualitativo, e ti devo dire, sono davvero soddisfatto del lavoro svolto in quanto credo di aver dato subito un’ottima impronta.

A novembre, in seguito ad avvicendamenti nell’organigramma, mi è stato proposto di diventare Direttore Sportivo della Cavese. Ho accettato con entusiasmo, e allo stato dei fatti, grazie ad un lavoro iniziale di gestione fatto sul gruppo, grazie al mercato nel quale siamo stati bravi ad occuparci delle uscite (ben 8), e a puntellare la squadra dove forse avevamo qualche carenza, siamo riusciti tutti insieme a tirarci fuori dalla zona play out, e a ritrovarci oggi a un punto dalla zona play off, senza perdere di vista il progetto giovani che ci prevede di schierare almeno 5 Under in campo (unici a fare questo almeno nel girone C!), prima che l’emergenza coronavirus fermasse i campionati.

Grazie a tutto questo, mi e’ stato proposto il rinnovo di contratto, e io con ancora più entusiasmo ho accettato, perché reputo Cava Dè Tirreni una piazza di primo livello nel panorama calcistico nazionale.

2) In quali squadre e con quali ruoli ha lavorato prima di approdare ai metelliani?   

“Dopo aver smesso di giocare per 20 anni nei campionati dilettanti, nel 2012 ho iniziato come Direttore Sportivo del Settore Giovanile della società napoletana Internapoli Kennedy. I buoni risultati ottenuti mi hanno portato ad Ischia, in serie C prima squadra, dove ho avuto il ruolo di Direttore Generale dell’Area Tecnica, e assieme al Direttore Sportivo mio maestro, Ciro Femiano, mettemmo in pochi giorni su una squadra con budget limitato che poi arrivò in zona play off. Purtroppo la società fallì, e a febbraio 2016 dovetti andar via.

Dopo una breve parentesi al Gragnano in Serie D, dove mi occupai solo del mercato di inizio anno (fecero record di punti della storia del Gragnano in Serie D), a dicembre dello stesso anno diventai Direttore Sportivo della Paganese, dove ho lavorato per 3 anni.

Su 9 squadre costruite con tutte e 9 abbiamo raggiunto i play off, sfiorando il titolo nazionale più volte con un pò tutte le categorie, facendo plusvalenze con i giovani portandoli in società tipo Juventus, Sampdoria, Hellas Verona e Napoli. Tra l’altro tanti giovani cresciuti nel nostro vivaio hanno anche debuttato in prima squadra. Dopo questa bella esperienza sono stato contattato dalla Cavese accettando la loro proposta con gioia e soddisfazione.

3) Subito dopo la nomina a DS della Cavese Lei si è occupato anche del trasferimento in maglia blufoncè di alcuni “Giovani Under”? Quali sono e qual è stato il loro rendimento finora?

“Si come dicevo prima mi sono occupato soprattutto degli Under. Fra quelli che in questo momento si sono messi più in luce menzionerei D’Andrea, portiere del 2000 ex Napoli, De Luca centrocampista 2001 portato dal Benevento, Ricchi terzino sinistro classe 2000 preso dall’Empoli e oggi definitivo alla Cavese.

Tanti sono presenti anche nella categoria Berretti: Montaperto classe 2002, Mirante 2001, Avolio 2002 ed altri. Mi auguro che possano nel prossimo futuro esplodere e rappresentare un patrimonio importante per la Cavese calcio.”

4) La Berretti della Cavese è prima in classifica nel Girone F con 36 punti in classifica. Si aspettava questo rendimento così positivo da parte dei ragazzi di mister Perrella? 

“Ti dirò, inizialmente ero curioso di vedere se si riusciva a tirare su una Berretti forte come le ultime 3 fatte a Pagani. Ero fiducioso perché avevo dalla mia l’esperienza maturata in questa categoria, e soprattutto la società mi ha messo a disposizione strumenti importanti come il convitto e la possibilità di parlare e convincere i giocatori che la figura di Cava come prima squadra rappresenta un appeal diverso.

Ebbene, non mi aspettavo già da subito che la Cavese potesse primeggiare, ma ero fiducioso di colmare il gap che poteva esserci con altre società. Brava la Cavese, bravo il presidente, bravo il mister, bravo lo Scouting Emilio Muccione, e bravi i ragazzi ad aver subito dato risposte sul campo.”

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5) Il portiere Alessandro D’Andrea (ex Napoli Primavera) ad agosto scorso è stato portato da Lei alla Cavese (ma mandato in prestito subito dopo e fino a gennaio 2020 alla Fidelis Andria). A Gennaio 2020 non solo è rientrato alla Cavese, ma ha sottoscritto anche per la prima volta un contatto da Pro. Ciò rappresenta anche per Lei una soddisfazione visto che ha creduto sin dall’inizio nel ragazzo?

“Si sicuramente D’Andrea è motivo di soddisfazione sul lavoro fino ad oggi svolto. Il ragazzi si è messo a disposizione della società e ha lavorato duro, si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa con prestazioni importanti. Mi auguro di poter inserire quanti più talenti in Prima Squadra e fare il bene della Cavese, se sono qui è anche e soprattutto per fare questo!”

6) Negli anni scorsi Lei è stato Direttore Sportivo delle Giovanili della Paganese portandole ai play off. Quest’anno, ad eccezione della categoria Under 17, ancora una volta si stanno ben comportando. Ci vuole dare un giudizio in merito ai campionato che stanno disputando le tre categorie azzurrostellate?

“Guardo sempre con affetto il Settore Giovanile della Paganese, è nei miei ricordi più belli. Sicuramente abbiamo negli anni scorsi messo in piedi una base importante che poteva dare continuità nei risultati e negli obiettivi anche negli anni successivi, e per fortuna sembra che questo lavoro stia continuando.

Provengo dai settori giovanili, ho fatto una lunga gavetta e ritengo che sia fondamentale per le società curarlo e tirar fuori quanti più giovani validi possibili, perché le risorse economiche scarseggiano e solo autosostenendosi il calcio può avere un futuro. Per cui complimenti e un saluto affettuoso al presidente Caiazzo, e a tutto lo staff, nuovo e vecchio con i quali ho condiviso anni indimenticabili.”

7) Come giudica il lavoro del Presidente della Cavese Massimiliano Santoriello, tra l’altro molto appassionato e sempre al seguito anche delle giovanili metelliane?

“Il Presidente è sempre in prima linea, soprattutto con i giovani. Credo stia facendo un lavoro eccellente, ha in pochissimo tempo colmato il gap con altre società, si sta alzando sempre più il livello dei nostri giovani, ma soprattutto, ciò che pone la Cavese secondo me, in una posizione di primo livello sotto questo profilo, è che qui c’è un progetto vero, duraturo, a lungo termine, come pochi se ne vedono in giro, si contano davevro sulle dita di una mano.

A Cava davvero il settore giovanile e la prima squadra sono un corpo unico viaggiante, ed è stato forse questo il motivo principale per il quale ho accettato a suo tempo, e con orgoglio, la proposta della Cavese.”

Intervista a cura di Piero Vetrone