Mister Marino – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17 (A-B e Lega Pro), Berretti, Primavera 1 e 2.

La nostra Redazione, nei giorni scorsi, ha intervistato in esclusiva Vincenzo Marino, ex tecnico alcune stagioni or sono delle giovanili del Napoli. Mister Marino, reduce anche da alcune esperienze vissute come Direttore di alcune scuole calcio, ha risposto ad alcune domande sul calcio giovanile in generale soffermandosi un momento anche sul campionato vissuto sulla panchina azzurra dell’Under 16 del Napoli.

1) Buongiorno Mister, quali esperienze ha vissuto finora in qualità di allenatore? 

Buongiorno a voi, le mie esperienze da allenatore sono state tante e diversificate, nel senso che dal 1993 ad oggi ho lavorato in qualità di “vice” allenatore con tante squadre e tanti allenatori e in diverse categorie, nei Settori Giovanili ed infine nelle Scuole Calcio.
Nello specifico sono stato 7 anni con Delio Rossi: Salernitana, Foggia, Pescara e Genoa, 1 anno con Stefano Pioli alla Salernitana, tanto per citare, diciamo cosi i più famosi. In tutto ho fatto 1 anno la Serie A, 7 anni la Serie B, 7 anni la Serie C1 sempre come “secondo”. Poi ho allenato 2 anni in Serie C2, 1 anno in Serie D, 2 anni la Berretti dell’Avellino, 2 anni l’Under 16 del Napoli, poi mi sono avvicinato al mondo delle Scuole Calcio dove ho ricoperto sia il ruolo di allenatore che di direttore.”

2) A marzo scorso la Figc ha dovuto prima sospendere, poi definitivamente interrompere i campionati giovanili. Quale squadra professionistica in Campania l’aveva maggiormente colpita fino a quel momento?  

La squadra professionistica che si distingue tra le altre campane, oltre al Napoli, è certamente il Benevento. Le altre: Juve Stabia, Salernitana, Cavese, Paganese sono molto più staccate.”

3) Si parla di riforma della Berretti  che potrebbe diventare Primavera 3 e Primavera 4 lasciando inalterate Primavera 1 e 2? Qual è il suo pensiero al riguardo? 

Non è certo il cambio di denominazione che è importante, quanto i contenuti. Dal prossimo anno è stato inserito dalla Federazione il Campionato Under 18 facoltativo…..mi chiedo che senso abbia???
Devono renderlo obbligatorio per le Società Professionistiche altrimenti non ne vedo l’utilità. I ragazzi che escono dall’Under 17 e non trovano posto in Primavera cosa fanno?

 

4) In Campania, oltre alle squadre giovanili di serie A e B (Napoli-Benevento-Juve Stabia e Salernitana), nella prossima stagione ci sarà la presenza di numerose compagini anche di serie C con la  Turris neo-promossa, Paganese e  Cavese che vogliono sempre migliorare, Avellino e Casertana pronte a rilanciarsi.
Quali società, tra queste, a suo avviso potrebbe diventare nei prossimi anni il fiore all’occhiello in Campania facendo concorrenza al Napoli?

Certamente il Benevento che è già adesso una solida realtà. Tra le Società di Serie C vedo in ordine Cavese, Turris e Paganese, più staccate Casertana ed Avellino.

 

5) Lei negli anni scorsi ha allenato le giovanili del Napoli sotto la gestione di Gianluca Grava. Come valuta il lavoro svolto da Grava negli ultimi 5 anni alla guida della cantera azzurra e come mai la Primavera da circa tre stagioni non riesce ad effettuare il salto di qualità? 
 

Gianluca Grava, a cui va tutta la mia stima, sta facendo senz’altro un grande lavoro, anche in considerazione delle risorse a disposizione. Si avvale di persone serie, capaci e professionali anche se, sia in passato che anche nel presente, qualche “serpente velenoso” all’interno lo ha avuto e ce l’ha ancora.

Per quanto riguarda la Primavera, il primo problema è che non dispone di una “rosa” all’altezza del prestigio della Società e poi, ma certamente non meno importanti, sono la carenza di strutture e la mancanza di un “vero” convitto.

6) Su quale panchina la vedremo nel prossimo futuro? Quale tipologia di progetto  le piacerebbe portare avanti?

Sarà difficile, a breve, che io possa sedere su una panchina per una serie di motivi. Molto probabilmente dalla prossima stagione sportiva sarò direttore di una Scuola Calcio.”
Intervista a cura di Piero Vetrone