HELLAS – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17 (A-B e Lega Pro), Berretti, Primavera 1 e Primavera 2.

Sabato scorso (18 luglio) il giovane Matteo Lovato, negli ultimi minuti della sfida Hellas VeronaAtalanta è subentrato sul terreno di gioco debuttando in serie A.

Il classe 2000 si è disimpegnato abbastanza bene contro le avanzate bergamasche. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate alla Redazione veronese de L’Arena:

L’ESORDIO. «Per fortuna contro l’Atalanta non ho nemmeno avuto il tempo di metabolizzare il mio ingresso in campo: loro stavano attaccando e noi dovevamo difendere quel punto così prezioso. Tutti mi hanno dato una mano, dalla panchina a Silvestri, e penso di aver disputato uno spezzone di gara positivo. Ho lavorato tanto per raggiungere certi obiettivi, non volevo sbagliare».

IL POST-PARTITA. «Fortunatamente sabato i miei genitori erano a Verona, quindi dopo la partita ci siamo guardati negli occhi e poi ci siamo abbracciati».

IL FUTURO. «Ho firmato con il Verona per quattro stagioni e sono onorato di vestire questa maglia. Spero di poter rimanere qui per giocarmi le mie carte, ma per il momento spero di poter giocare il più possibile e dare così il mio contributo nelle quattro gare che mancano alla fine della stagione».

CONSIGLI… DA EX. «Il d.s. Sogliano, Cherubin e soprattutto Hallfredsson, uno che qui ha fatto grandi cose, mi hanno spinto verso Verona, ma questa era una realtà che seguivo da molto tempo».

KUMBULLA. «Quando ero nelle giovanili ho giocato mille volte contro Kumbulla. Lui è un predestinato, tutto quello che sta raccogliendo è meritato. Io il suo erede? Non scherziamo, il mio percorso è appena iniziato: devo ancora migliorare tanto sotto tutti i punti di vista».

COSTI… DI SPOGLIATOIO. «Non so quanto mi costerà il debutto (in termini di cene, ndr): devo parlarne con Pazzini, Veloso e Faraoni, sono loro che gestiscono. In ogni caso pagherò molto volentieri! (ride, ndr)».