Bressan – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17 (A-B e Lega Pro), Berretti, Primavera 1 e Primavera 2.

Mauro Bressan si racconta tra ricordi, aneddoti, la Svizzera e la sua academy. Molti lo ricorderanno per l’incredibile gesto tecnico con la maglia della Fiorentina, nell’ultima partita del girone di Champions League contro il Barcellona. Al 14’ uno spiovente lontano dall’area di rigore viene trasformato da Bressan in una rovesciata magistrale. Sulla traiettoria del suo tiro nulla può il portiere catalano Arnau, lo stadio Artemio Franchi esplode in un boato per questo indimenticabile gol, inserito nella Top10 All Time dalla UEFA.

All’interno dell’intervista rilasciata alla pagina Instagram @tourdeglistadi, l’ex giocatore di Fiorentina, Como e Venezia ha spiegato la sua scelta di finire la carriera in Svizzera – con le maglie di Lugano e Chiasso – e quale momento stia vivendo il movimento calcistico giovanile svizzero:

 

“Quando stai per finire la carriera vuoi provare magari delle situazioni un po’ diverse da quelle che hai sempre trovato in Italia.

C’è stata questa proposta dalla Svizzera e ho passato quattro anni divertendomi, andando in un campionato diverso, dove c’era meno pressioni, però i campi erano sempre belli, le strutture sempre adeguate.

Un calcio in cui mi sembrava di essere tornato un po’ indietro negli anni, però devo dire che la Svizzera da allora ha fatto veramente grandi passi in avanti, soprattutto nella gestione dei settori giovanili e della nazionale, tant’è che oggi la Svizzera è nella Top10 delle squadre FIFA. Quindi vuol dire che hanno lavorato veramente bene”.

 

Riguardo ai segreti che si nascondono dietro alla crescita esponenziale del calcio svizzero ha le idee chiare: “sono fortunati perché hanno un mix di nazionalità, dagli albanesi ai kosovari, turchi, slavi… Questi oriundi hanno portato grande qualità al paese”.

Veniamo al presente, oggi Bressan ha un’accademia per i giovani calciatori chiamata National Football Academy: “È già tre anni che abbiamo questa accademia, ho un gruppo di ragazzi, di coach che ho scelto io personalmente, e andiamo in giro a collaborare con alcune società e soprattutto a fare delle attività d’estate”. Attualmente si trova a Jesolo e a Chioggia, dove vengono organizzati dei camp “per tutti i bambini che voglio imparare delle cose divertenti, fra le quali le rovesciate ovviamente, i dribbling, tutte cose divertenti che facciano in modo che i bambini tirino fuori il loro talento e non siano guidati o telecomandati come si usa fare ora purtroppo in tanti settori giovanili”.

Consapevole della grande crescita fisico-tattica del gioco, Bressan sottolinea l’impoverimento tecnico del movimento calcistico nostrano. La sua accademia va letta proprio nell’ottica di dare fiducia ai giovanissimi e incoraggiarli a ricorrere alla propria fantasia e intraprendenza sul campo, qualità che non vanno certo dimenticate e che sono necessarie a caratterizzare un futuro calciatore.

L’estro di nuovo al potere, come dice Mauro Bressan: “cerchiamo di dare libero sfogo alla loro individualità”.

Articolo a cura di Enrico Scapinelli