CATELLO SANTARPIA – Il giovane “MURO” di Castellammare di Stabia va al Benevento e giocherà nell’Under 15 sannita.

IL GIOVANE MURO DI CASTELLAMMARE CHE SOGNA IL PROFESSIONISMO

Dalla provincia di Napoli al sogno giallorosso: la nuova avventura di un giovane difensore che ha il calcio nel sangue.


C’è chi nasce con un pallone tra i piedi, e poi c’è chi quel pallone lo sente scorrere nel sangue.

Catello Santarpia, classe 2011, originario di Castellammare di Stabia, è uno di quei ragazzi speciali che vivono il calcio con il cuore, la testa e l’anima. Un giovane difensore centrale che ha già fatto parlare di sé e che ora è pronto a compiere un passo importante: lasciare la sua Virtus Junior Stabia per entrare nel mondo del professionismo, firmando con il Benevento per affrontare la stagione 2025/26 con l’Under 15 Serie C, affidata ancora una volta al tecnico Paolo Festa.

Un salto emozionante, forse anche un po’ vertiginoso, ma meritato. Perché Catello ha già dimostrato di avere stoffa da vendere.


UN PERCORSO FATTO DI PASSIONE E SACRIFICI

I primi passi sul rettangolo verde li ha mossi a Gragnano, con la scuola calcio “Sant’Aniello” del Presidente Vitiello. Tre stagioni intense, piene di insegnamenti e prime sfide importanti. Poi il passaggio alla Virtus Junior Stabia di Casola di Napoli, una tappa fondamentale per la sua crescita, dove ha affinato il suo talento giocando gare sentite, derby accesissimi e campionati di livello.

Difensore centrale di ruolo, Catello si è disimpegnato anche come terzino destro, mostrando duttilità, lettura del gioco e grande spirito di sacrificio. Nell’ultima stagione con l’Under 14 regionale guidata da mister Antonio Apuzzo, ha messo in mostra tutte le sue qualità: intelligenza tattica, senso della posizione, pulizia negli interventi e quella grinta che non si insegna. Il tutto coronato da una grande annata che ha portato la sua squadra fino alla fase Golden.


SCOPERTO DAGLI SCOUT, SCELTO DAL BENEVENTO

Le sue prestazioni non sono passate inosservate. Diversi osservatori hanno iniziato a seguirlo da vicino e per Catello si sono aperte le porte di provini importanti: Modena, Sassuolo e persino Napoli hanno voluto valutarlo. Ma alla fine, è stato il Benevento a crederci davvero. E così, a poco più di un’ora da casa, Catello scriverà un nuovo capitolo della sua giovane carriera in una piazza calorosa e ambiziosa.


UN’ESPERIENZA NAZIONALE A TIRRENIA

Lo scorso maggio, un altro grande traguardo: la convocazione al prestigioso Torneo “Evolution Programme” a Tirrenia, organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico. Insieme ad altri 74 giovani considerati tra i migliori d’Italia, Catello ha vissuto tre giorni intensi all’insegna del calcio, della formazione e del confronto con il meglio del panorama nazionale giovanile. Un segnale forte: Catello c’è, e il futuro può davvero essere suo.


UNA FAMIGLIA, TRE STORIE DI CALCIO

Ma in casa Santarpia, il talento non è un caso isolato. È una linfa che scorre in famiglia. Il fratello maggiore, Gaetano, classe 2006, terzino sinistro, è reduce da una stagione da incorniciare con la Scafatese in Serie D: 25 presenze, miglior calciatore Under della categoria e una finale playoff contro la Reggina giocata con il cuore, nonostante l’amara sconfitta. In passato ha vestito le maglie delle giovanili di Paganese e Turris. Una carriera in pieno sviluppo.

E poi c’è Christian, il più piccolo della dinastia, classe 2013, anche lui alla Virtus Junior Stabia. Appena 15 giorni fa ha vissuto un’esperienza da sogno partecipando al “Summer Camp” della Juventus a Chianciano Terme. Chissà che non sia il prossimo ad accendere i riflettori sul cognome Santarpia.


IL SOGNO CONTINUA

Ma torniamo a Catello, ad oggi è pronto a iniziare una nuova avventura. Un giovane difensore con la testa sulle spalle, un ragazzo umile, disciplinato, che sa che il talento conta, ma che senza impegno, fatica e sacrifici non si va lontano. Ha lasciato la sua casa calcistica, la Virtus Junior Stabia, con il cuore pieno di gratitudine, per inseguire un sogno. E chi lo conosce sa che Catello non si fermerà qui.

Il futuro ha un nome e un cognome: Catello Santarpia. E noi, siamo certi, ne sentiremo ancora parlare.


Forza Catello. Il bello deve ancora cominciare.

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