Mozzo – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17, 18 (A-B e Lega Pro), Primavera 1, 2 e 3.

Filippo Mozzo, alla scoperta del talento arancioneroverde

Sedici anni fa, precisamente il 21 aprile del 2004, nasceva Filippo Mozzo. Sin dai primi anni inizia a mostrare amore ed interesse per il gioco del calcio e ad oggi è un giovane calciatore promettente di 16 anni che sta cercando, anno dopo anno, di dimostrare tutte le sue buone qualità tattiche e tecniche.

Venezia rappresenta il suo luogo natio; i suoi genitori, tra cui il padre ex calciatore, riconoscono fin dal principio una grande attitudine, una disposizione innata per il calcio e le caratteristiche associate ad un talento puro. La sfera scorre nelle sue vene e l’ “Associazione Calcio Mestre” accoglie con entusiasmo il suo approdo, all’età di circa sei anni, nella compagine veneziana allenata da mister Roberto Bordoni, vecchio mister anche del papà di Filippo un trentennio prima sulla panchina della Robeganese.

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Dopo due anni, il piccolo Mozzo viene adocchiato dal Real Martellago, con sede in provincia di Treviso, il quale decide di fargli vestire la casacca della squadra. Il club veneto nutre profonda fiducia nel giovane: per due anni, infatti, disputa partite sotto età. Alla corte dei gialloblù, Filippo ha la possibilità di mettersi in mostra ed esibire le sue qualità migliori; nel corso della sua avventura con il Real Martellago, partecipa ad un’illustre competizione in Germania, il Torneo di “Norimberga”, gareggiando con compagini di altissimo livello, come il Bayer Leverkusen, Stoccarda, Bayern Monaco e Colonia. In Veneto vive delle esperienze importanti, fondamentali per il suo percorso di crescita. Lo stesso tecnico del Real, mister Franco Bragan, scorge all’interno del giovane doti strepitose, fino ad assegnargli un ruolo preciso, l’interprete di centrocampo.

Come tutte le vicende, anche questa in Veneto ha un epilogo: bussa alla sua porta l’occasione di un’intera esistenza, con la gratificazione a tenerlo per mano. Anche se ancora troppo piccolo, Filippo accetta con gioia l’offerta del Venezia, non si può rinunciare ad un’opportunità del genere. Con la casacca dei “Leoni Alati”, comincia la trafila completa, cominciando l’avventura dai Pulcini, per poi giungere all’attuale Under 17, passando attraverso gli Esordienti, Under 14, poi Under 15 e 16, ben sette anni alla corte degli arancioneroverdi.

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Differenti episodi hanno caratterizzato l’esperienza di Mozzo al Venezia, tra cui numerose competizioni di rilievo, una di queste è proprio il Torneo di “Forte dei Marmi”; partecipare è stato importante per sfoggiare le proprie doti, una sorta di trampolino di lancio per gettarsi nel mare del successo. Sono state affrontate svariate compagini, alcune anche di spessore, fra cui l’Ajax. Titolare inamovibile nei diversi settori giovanili, nel periodo estivo dell’anno 2018, alla corte dell’Under 14, Filippo firma il suo primo vincolo pluriennale da “Giovane di Serie” con la casacca dei lagunari; nella stagione successiva riesce a salire di categoria e scende in campo con l’Under 15.

Il tecnico Maurizio Rossi, e successivamente mister Gerry Basso, riescono a far esprimere l’intero potenziale di Mozzo, il quale vive una stagione ad altissimi livelli. Il club veneto non parte benissimo in Campionato, ma riesce a recuperare terreno, macina punti e conquista anche due successi fondamentali contro Milan, tra le mura amiche, e Atalanta, in trasferta. Uno dei trascinatore fondamentali della squadra? Filippo Mozzo, centrocampista che mette a segno ben sette reti in una sola stagione. In quest’ultimo il Venezia Under 15 sbarca anche in finale del famoso “Torneo di Grisignano di Zocco” contro il Cittadella, risultato davvero incredibile.

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L’annata 2019/2020 vede il giovane calciatore far parte dell’Under 16, compagine guidata da mister Turato. Disputa soltanto sette partite perché un grave infortunio, rimediato nel match contro il Pordenone, lo costringe a stare distante dal rettangolo verde per circa tre mesi. Terminato il lasso di tempo buio, Filippo fa il suo ritorno, ma calpesta il terreno di gioco soltanto due volte, poiché il Covid-19 decide di interrompere i campionati dei settori giovanili.

In quest’ultima stagione alquanto bizzarra, 2020/2021, Mozzo scende in campo con la “camiceta” dell’Under 17 del Venezia, a partire dal 27 settembre sino alla fine del mese successivo, bloccato per motivi legati alla diffusione repentina del Coronavirus. In avvio di campionato la squadra veneta sforna ottime prestazioni e Filippo rappresenta uno dei calciatori in rosa a brillare. Le magnifiche prove, infatti, sfoderate giovano al piccolo calciatore e allo stesso club, i tre pareggi contro Atalanta, Pordenone, squadra quest’ultima capace di rifilare ben sette gol all’Udinese una settimana prima, e Monza, lo dimostrano pienamente.

Nelle altre due prestazioni il Venezia U17 perde 2-1 contro la Spal e pareggia amaramente contro l’Hellas Verona in un gara pirotecnica: il Venezia stava conducendo 4-3, ma negli istanti finali gli scaligeri riescono sorprendentemente a ribaltare il risultato e indovinate un po’ chi ci pensa per il Venezia a pareggiare i conti in extremis su un penalty decretato dall’arbitro?

L’ultimo giorno del mese di ottobre giunge un ulteriore passo in avanti per la carriera di questo giovane prodigio: mister Marangon, allenatore della Primavera del Venezia, fa debuttare Filippo Mozzo al 75′ sul risultato di 1-0. Alla fine tre punti conquistati e soddisfazione immensa per il ragazzo classe 2004.

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Sebbene la giovane età, Filippo possiede una mentalità vincente e una maturità di un veterano, la fascia da Capitano indossata e l’interprete di vice-Capitano confermano le giganti capacità del ragazzo.

Alto 176 cm, è collocato costantemente a centrocampo, ma preferisce sostare davanti alla difesa ed impostare con il suo destro. La sua qualità immensa e le proprie doti balistiche gli consentono di avanzare, non solo per cominciare l’azione offensiva, ma anche per realizzare un numero importante di gol. La dilatata visione di gioco e la capacità di essere ambidestro permettono di servire i compagni nel migliore dei modi.

Fin dall’infanzia, sui muri della propria camera, regnavano foto di alcuni dei suoi calciatori preferiti, ma l’idolo indiscusso resta Thiago Alcantara, centrocampista spagnolo del Liverpool.

Articolo a cura di Edoardo Riccio