Caserta – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17 (A-B e Lega Pro), Berretti, Primavera 1 e Primavera 2.

Le voci dal Nord come un richiamo delle sirene, la maglia del Toro come sogno da realizzare, ma alla fine la storia d’amore con la sua amatissima Puglia non poteva che continuare. Oggi parleremo di Mirko Caserta, attaccante nato nel 2004 che, partendo da una scuola calcio della provincia di Bari, si è affermato come uno dei Pilastri dei Lupi giallorossi del Lecce.
La storia di Mirko nel mondo del calcio parte all’età di 6 anni, quando i genitori lo iscrivono alla “Football Accademy Gioia” di Gioia del Colle, società che lo accoglie come una vera e propria famiglia ed in cui il piccolo Caserta cresce come persona e come calciatore. Il grande lavoro di tecnici e staff lo guida per diversi anni, portandolo fino ai Giovanissimi Regionali, categoria che affronta con un anno di anticipo e confrontandosi, dunque, con ragazzi di un anno più grandi.
Mirko, però, li affronta a testa alta, terminando la stagione con 15 gol in un contesto in cui a farla da padrone sono società storiche come la Nick Bari ed Esperia Monopoli. Il secondo anno con i Giovanissimi è addirittura più fruttuoso del primo: i gol a segno sono 18, che aiutano la sua squadra a chiudere il girone di andata al primo posto in campionato. Poi, purtroppo, un brutto infortunio al braccio tiene Mirko lontano dal campo diversi mesi e la Football Accademy, priva del suo bomber, perde terreno terminando in quinta posizione.
Nonostante l’infortunio, Caserta si è però fatto notare come bomber di movimento glaciale sotto porta, dotato di una grande accelerazione e, nonostante una struttura non di certo imponente, una grinta fuori dal comune. Si è accorto di lui, infatti, il Torino, che durante i due anni di campionato Giovanissimi lo ha tenuto nel mirino prendendo informazioni sul suo conto.
La carriera calcistica di Mirko Caserta, però, continua: il 2018 è un anno dai due volti, con il passaggio in estate al Monopoli ed il successivo trasferimento, a dicembre, al Matera. In Under 15 la musica cambia ma Mirko rimane il bomber di sempre: tre reti al Monopoli di mister Biasi, mentre sono addirittura 9 le reti in Basilicata, con mister Finamore che può risalire in classifica grazie al suo personalissimo neo-acquisto.
Durante questa particolarissima stagione, le sirene del Toro non si nono mai interrotte e, finalmente, la società granata si decide a dare una chance al giovane Mirko. Viene infatti convocato per un Torneo Internazionale svolto a Carcare (Savona), il famoso “Memorial Giacomo Comparato”, dove giovanili da tutto il mondo si scontrano dando vita a match divertenti ed avvincenti. Caserta si trova senza ombra di dubbio sin da subito a suo agio, segnando come sempre gol a raffica e terminando il torneo con il titolo di capocannoniere.
Mirko avrebbe, a questo punto, tutte le carte in regola per meritarsi la riconferma, ma tra beghe burocratiche ed una mini-rivoluzione nella gestione del settore giovanile granata, la possibilità sfuma. Poco male, il destino di Mirko a quanto pare è nella sua amata Puglia ed arriva infatti dopo poco tempo la chiamata del Lecce.
Il livello nell’Under 16 è molto alto e Mirko viene qualche volta utilizzato, per la sua capacità di attaccare la profondità e mettere in difficoltà le difese, come 12 uomo a partita in corso. Ciò non gli impedisce di realizzare tre reti, di cui una che vale i tre punti contro il Napoli per l’1 a 0 finale messo a segno dopo essere subentrato al 75′. La società punta forte su di lui al punto da farlo esordire anche con la maglia dell’Under 17, giusto per assaggiare il palcoscenico che lo vedrà sicuramente protagonista la prossima stagione.
Certo, da prima punta Mirko dovrà lavorare molto per riempire i suo 175 centimetri di altezza e migliorare un’esplosività che gli permetterebbe di essere una minaccia costante anche sulle palle alte, ma i suoi punti di forza lo rendono in ogni caso un attaccante pericoloso e, messo nelle condizioni di far male, diventa un vero e proprio killer dell’area di rigore.
La fiducia incondizionata del Lecce, praticamente a casa sua, ha permesso a Mirko di dimenticare la delusione granata, ma con la consapevolezza di avere in ogni caso il futuro ben saldo nelle proprie mani.
La Redazione