Al centro sportivo “Sant’Agata” di Reggio Calabria si è disputata la gara Reggina-Salernitana (Under 17 A-B – 24^ giornata -).

Alle ore 15:15 Reggina e Salernitana hanno dato vita questo pomeriggio alla giornata nr. 24 del Campionato Under 17 A-B (Girone C).

Il primo tempo termina 0 1 per i granatini di mister Cerrato in gol al minuto 8: fallo laterale battuto dai campani, palla che arriva a Cozzolino il cui tiro sorprende il portiere Zampaglione. Salernitana che amministra il vantaggio fino al 45′ senza rischiare tanto.

Nella ripresa la Reggina segna 2 reti e porta a casa la vittoria. Al 48′ contropiede dei calabresi palla in profondità sulla sinistra, arriva il tiro, il portiere Allocca smanaccia e Mollica insacca. Poi al 53′ la Reggina resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Malara. Al 67′ i padroni di casa pervengono al gol-vittoria con Perri la cui punizione batte Allocca.

Nel finale espulso De Gennaro della Salernitana e le due squadre concludono in 10 uomini la gara.

In classifica la Salernitana resta a 20, la Reggina sale a 14.

Da segnalare a fine primo tempo, come riportato dalla redazione di www.salernitananews, alcuni episodi avvenuti che non afferiscono al calcio in generale, purtroppo.

Ecco le dichiarazioni di mister Cerrato della Salernitana:

 “Sono amareggiatissimo per quello che è successo oggi. Siamo stati trattati malissimo dalla Reggina e soprattutto dal loro allenatore. Siamo tra due società amiche e non me lo aspettavo. La società poi si è scusata, ma alla fine della partita abbiamo dovuto chiamare i carabinieri perché sono stato minacciato dall’allenatore all’intervallo. Però sottolineo che la società, anche se non nella persona dell’allenatore, è venuta a scusarsi nei nostri confronti. Queste sono cose che non devono succedere, non è di certo questa l’educazione che vogliamo dare ai ragazzi.

Nel primo tempo, finché si è giocato a calcio, abbiamo fatto una buona gara, siamo andati in vantaggio con una bella rete e l’abbiamo condotta in maniera egregia, rimanendo ordinati e non rischiando nulla. Nel secondo tempo c’è stato un clima diverso, che in un ambiente giovanile non dovrebbe mai succedere. Se parliamo di calcio parliamo del primo tempo, se parliamo di altro parliamo del secondo. Il mio stato d’animo è un misto tra rabbia per la partita alla portata e incredulità per aver trovato una situazione del genere sia perché in una partita tra società gemellate sia perché in un contesto di calcio giovanile.

A un certo punto anche l’arbitro è andato in confusione. Aveva tenuto bene la partita nel primo tempo, poi è andato in confusione perché il clima non era quello di una partita di calcio. Ha usato due metri di giudizio diversi, ma non posso dargli colpe perché anche lui è stato vittima del clima pesante. Poi negli ultimi minuti, quando sono arrivate le forze dell’ordine, la situazione si era un po’ calmata, ma ormai erano tutti condizionati“.