Benevento-Napoli-Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17, 18 (A-B e Lega Pro), Primavera 1, 2 e 3.

Benevento-Napoli ha sempre rappresentato negli ultimi anni il meglio che il calcio giovanile nel Sud Italia potesse esprimere, con sfide sempre tirate, ricche di emozioni e dall’esito per nulla scontato. E così alle 12:30 al campo sportivo “Avellola” i giallorossi di coach Pasquale Romaniello e gli azzurrini guidati da Emmanuel Cascione si sono affrontati per la 20° giornata del campionato Primavera 2.

Era un match in cui soprattutto il Napoli si giocava tanto in chiave play off dopo la splendida quaterna rifilata alla Virtus Entella, mentre i sanniti non avevano moltissimo da chiedere se non di chiudere la stagione difendendo l’attuale sesto posto (clicca qui per PRESENTAZIONE). E l’allenatore azzurro si è presentato al cospetto dei cugini con l'”artiglieria pesante“, potendo contare sulla rosa al completo per tentare il blitz esterno che aprirebbe scenari davvero paradisiaci.

 

La prima vera occasione capita al 10′ sui piedi di Ambrosino, il centravanti partenopeo però dopo una bella fuga in solitaria decide di non concludere in porta cercando un compagno al centro e permettendo alla difesa avversaria di salvarsi. Passano ancora dieci minuti e Labriola innesca ancora Ambrosino, ma il lob del numero 9 è impreciso e così Quartarone viene graziato. Il Benevento si scuote e inizia a giocare con l’obiettivo di fare davvero male ai cugini partenopei, ci prova due volte Garofalo ma è soprattutto Alfieri a sfiorare il vantaggio con una conclusione da fuori che si ferma sulla traversa.

Allo scoccare del 45′, quando il primo tempo sembrava ormai incanalato sullo 0-0, è invece il Napoli a passare con Cioffi che finalizza con una conclusione chirurgica una splendida iniziativa di D’Agostino. Quarta “pesantissima” rete in due match per il talento di Maddaloni che così incanala il match nella direzione giusta per i suoi.

Nella ripresa sembra tutto facile per i partenopei ma, come detto mille volte, Benevento-Napoli è una sfida dove non esiste un pronostico scontato e così i ragazzi di mister Romaniello partono subito forte. Infatti in meno di 5 minuti i giallorossi ribaltano il match, trovando prima il pari con Garofalo che sfrutta un clamoroso errore del portiere Idasiak e poi passando in vantaggio con Perlingieri,  abile a ribadire in rete dopo una spettacolare rovesciata del senegalese Thiam stampatasi sulla traversa.

Botta psicologica per i partenopei?

Manco a dirlo perchè la freccia delle emozioni ora decide che tocca agli ospiti far ammattire chi si era sbilanciato un minuto prima sull’andamento del match. E allora dopo una traversa di Cioffi dalla stessa azione con la palla ancora in gioco è Labriola a servire ad Ambrosino uno splendido assist che vale il 2-2. Neanche il tempo di contare fino a sessanta che i ragazzi di Cascione siglano il 3-2 con un cross di Cioffi che, dopo una deviazione di un difensore giallorosso, si infila alle spalle dell’incolpevole Quartatone.

Il Benevento non ci sta e si spinge all’attacco a caccia del pari e così per il Napoli si aprono delle vere e proprie praterie in contropiede, ma Vergara viene ipnotizzato da Quartarone che tiene i suoi ancora in gioco a dieci dal termine. Le sostituzioni operate da entrambi i mister non fanno calare la tensione e le paure da ambo le parti, all’85’ ancora Vergara sfiora il poker su calcio di punizione ma alla fine il risultato non cambierà più.

Termina così uno splendido derby campano, vietato ai deboli di cuore, che dà la riprova di come queste due società possano e debbano (soprattutto il Napoli) continuare a valorizzare le proprie cantere perchè il calcio sta nuovamente cambiando e la pandemia forse potrebbe far riscoprire l’importanza di riuscire a pescare dal proprio serbatoio.

In termini di classifica, con questo successo gli azzurrini agganciano al terzo posto la Virtus Entella, avendo disputato una gara in meno e col vantaggio della differenza reti negli scontri diretti. Il percorso è ancora lungo, ma la sensazione è che testa e gambe dei partenopei stiano viaggiando a mille in questo finale di stagione.

Articolo a cura di Marco Lepore