Cetteo Di Mascio – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17 (A-B e Lega Pro), Berretti, Primavera 1 e 2.

Renato Curi di Pescara, Pescara calcio, Ascoli e dall’estate 2019 Teramo: tra Abruzzo e Marche è passata l’intera carriera sportiva di Cetteo DI Mascio, attuale Responsabile del Settore Giovanile del Teramo e allenatore della Prima Squadra da febbraio 2020.

Sotto la sua gestione quarantennale sono centinaia i giocatori cresciuti a livello giovanile. Alcuni sono diventati Campioni del Mondo, altri hanno giocato in Serie A e B, i restanti hanno poi effettuato una carriera di tutto rispetto nel professionismo (e lo leggeremo nell’intervista).

Ma Di Mascio non ha solo svolto ruoli di Responsabile delle Giovanili, infatti, in qualità di mister ha anche vinto parecchi scudetti dilettanti giovanili e giocato una finale scudetto Primavera alla guida del Pescara, purtroppo persa contro la Lazio.

di mascio

Fonte Foto: teramocalcio.it

La nostra Redazione di Tutto Calcio Giovanile.it ha avuto la possibilità di intervistare in esclusiva il noto Dirigente Sportivo Cetteo Di Mascio che ci ha parlato della sua carriera che vanta ormai 40 campionati alle sue spalle e delle sue esperienze vissute tra Renato Curi, Pescara ed Ascoli.

  • Quest’oggi proponiamo solo la 1° parte dell’intervista realizzata al Direttore Di Mascio, nei prossimi giorni pubblicheremo la 2° parte inerente il lavoro svolto dallo stesso nell’ultimo anno in qualità di Resp. delle Giovanili del Teramo.

1) Buongiorno Direttore, da quanti anni Lei è nel mondo del calcio e quali sono state le sue esperienze più significative?

Buongiorno a Voi. Ho iniziato nel 1980 con l’attività di base del Settore Giovanile della società Renato Curi di Pescara. Con la Renato Curi ho lavorato fino al 1998 e in 18 anni ci siamo tolti tantissime soddisfazioni. Innanzitutto siamo riusciti a vincere ben 10 scudetti nazionali dilettanti con le categorie Giovanissimi, Allievi e Juniores.

Nel 1992 ho allenato anche la Prima Squadra vincendo due campionati di Eccellenza. In quegli anni ho visti crescere ed allenato tantissimi ragazzi che poi hanno fatto una grande carriera, tra questi Oddo e Grosso (Campioni del Mondo nel 2006), Luisi, Falcone (oltre 400 presenze nei professionisti), D’Aversa (mister del Parma in A), Temelin (allenatore delle giovanili della Cremonese). Alla Renato Curi tra l’altro avevo iniziato a giocare a 11 anni e all’età di 20 ho iniziato a fare l’allenatore.

Nel 1998 ho iniziato a lavorare per il Pescara calcio rimanendo sotto contratto fino al 2013 anche se in verità nel 2011 e nel 2012 non lavoravo più per il club. Anche a Pescara ricordo tanti ragazzi cresciuti sotto la mia gestione e ad oggi posso affermare che hanno intrapreso una carriera importante. Tra questi Daniel Ciofani, Verratti, Mammarella, Mucciante 38 enne oggi alla Ternana, Romano passato ala Juventus. Ad eccezione di Verratti, nel periodo vissuto al Pescara abbiamo venduto giocatori per almeno 15 milioni di euro, tra questi Paolucci, oggi 34 enne all’Entella, Luca Di Matteo, Ciani, Romano alla Juve e altri.

Nel 2014, invece, mi sono trasferito all’Ascoli. Nella rosa della Primavera ascolana che quest’anno ha vinto il Campionato Primavera 2 ci sono tanti ragazzi che sono cresciuti con me oppure ho portato io nel settore giovanile bianconero.

Nell’estate 2019, infine, mi ha chiamato il Direttore Iaconi (ex mio Direttore al Pescara) per propormi l’affascinante progetto-Teramo ho accettato firmando per cinque anni.”

 

2) Nella stagione 2000/2001 Lei ha avuto la soddisfazione di qualificarsi alla finale scudetto per la categoria Primavera alla guida del Pescara. Quali giovani di quell’epoca hanno poi fatto carriera e quali, a suo avviso, hanno reso meno rispetto alle potenzialità di cui disponevano?

Premetto una cosa: quella squadra era composta da dieci ragazzi abruzzesi e per la maggior parte la rosa era costituita da giovani sotto età. Infatti, contro la Lazio, in cui giocava il difensore Domizzi, noi eravamo quasi tutti più piccoli di un anno e non avevamo stranieri. Permettimi di dire una battuta: l’unico “straniero” veniva da Ladispoli distante 200 km e si chiamava Simone Felci che era italianissimo.

I ragazzi di quell’epoca che hanno svolto una carriera importante sono Pomante, Mucciante, Mammarella, Daniele Croce ex capitano dell’Empoli, Marco Stella che ha giocato a Piacenza in serie A e oltre 200 presenze in B ad oggi allenatore della Berretti del Teramo e mio vice in prima squadra.

Stefano Romano, invece, era un giovane calciatore di grande talento, lo vendemmo alla Juventus, assieme a Vitone, per una cifra importante. Con la Juventus fece anche qualche piccola apparizione con i più grandi, ma poi giocò molti anni in serie C e, a mio avviso, avrebbe potuto giocare a livelli molto più alti. Oggi Romano fa parte dello staff di mister Di Francesco.”

 

3) Tra i tanti giovani talenti che si sono “persi” nel calcio italiano c’è probabilmente anche un certo Luca Paponetti. Qual è il suo pensiero in merito a questo ragazzo?

Se mi dice Paponetti, le rispondo Petagna! E’ vero, Paponetti era un giovane forte sotto tutti gli aspetti, con forza esplosiva, piede sinistro, bravo nel gioco aereo e con tanta cattiveria agonistica e oggi lo rivedo in Petagna. Lui ebbe all’epoca, da giovanissimo, un brutto infortunio al ginocchio e subito dopo andò al Crotone, ma purtroppo non recuperò mai pienamente negli anni seguenti, fino a scendere di categoria.

Senza quei problemi che purtroppo lo hanno attanagliato in quegli anni, secondo me Paponetti avrebbe tranquillamente disputato parecchi campionati in serie A. Quando Paponetti militava nella Primavera ricordo che segnò due belle reti storiche alla Primavera della Juventus allenata da mister Gasperini.

 

4) Dopo la bellissima e gratificante esperienza di Pescara Lei si trasferisce alla guida del settore giovanile dell’Ascoli. Quali sono i ragazzi che ha visto crescere nelle categorie Giovanissimi e Allievi (denominazione dell’epoca) che sono poi esplosi sotto la sua gestione?

Anche in questo caso faccio una premessa. Quando sono arrivato all’Ascoli nel 2014, assieme al mio staff, abbiamo dovuto ricostruire tutto e ovviamente chi crea le basi potrà vedere solo negli anni successivi eventuali miglioramenti. Nella mia gestione, nel periodo di Ascoli, ricordo tanti ragazzi che oggi si stanno ritagliando uno spazio importante. In primis Orsolini, con lui siamo stati bravi a farlo crescere sotto tanti aspetti e oggi gioca nel Bologna, poi Eleuteri passato nel settore giovanile della Juventus e Parlati.

Continuo con Tassi che fece tantissimi gol nella Primavera e purtroppo l’infortunio al crociato lo sta limitando, ma farà vedere ancora le sue qualità visto che ha appena ventuno anni, Vignati, Maurizi, D’Agostino, Pulsoni, Novi, Paolini, Quaranta ora al Catanzaro, Intinacelli, Scorza, Diop e altri portati da me e che oggi stanno uscendo fuori alla grande. Tra l’altro i tanti ragazzi della Primavera attuale, che ora sono aggregati in Prima Squadra con mister Abascal, li ho portati negli anni scorsi ad Ascoli. 

 Non dimentico i ragazzi delle Under: Pozzessere, Franzolini, Colistra, il portiere Bolletta, Altamura, Gurini, Alessandretti e altri. Infine, devo ringraziare anche Giuliano Tosti e Gianluca Ciccoianni, dirigenti nella scorsa stagione dell’Ascoli, che nella conferenza stampa in cui annunciai l’addio mi hanno ringraziato per il tesoretto di giocatori lasciato alla società bianconera.

Intervista a cura di Pietro Vetrone

Si ringrazia l’ufficio stampa del Teramo calcio per l’autorizzazione all’intervista 

Riproduzione consentita previa citazione della fonte TuttoCalcioGiovanile.it