BAIANO – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17 (A-B e Lega Pro), Berretti, Primavera 1 e Primavera 2.

La nostra Redazione ha intervistato in esclusiva mister Francesco Baiano, tecnico nella scorsa stagione alla guida della Primavera del Pisa. Con Baiano abbiamo ripercorso alcuni momenti vissuti dallo stesso ex attaccante del Napoli nello scorso campionato Primavera 2 (girone B).

Di seguito le parole rilasciate dall’ex bomber di Foggia, Fiorentina e tantissime altre squadre…

Nei prossimi giorni verrà pubblicata la 2° parte dell’intervista

1) Buongiorno Mister, in che anno ha smesso di giocare e quali squadre ha allenato?

Buongiorno a voi. Ho iniziato come allenatore nel 2010 svolgendo il ruolo di Vice a mister Beppe Sannino in serie B a Varese, poi sempre con Sannino nel Palermo, Chievo e Siena in serie A. Poi ho vissuto esperienze come tecnico in serie D guidando Varese e Scandicci. Nella stagione 2019/20 ho allenato, invece, la Primavera del Pisa. Ho smesso di giocare definitivamente nel 2009 e la mia ultima squadra è stata la Sangiovannese.

2) Nella scorsa stagione Lei ha allenato la Primavera del Pisa, società che era stata promossa a giugno 2019 in serie B. Ci racconta come ha vissuto questa esperienza?

A Febbraio 2019 mi ha contattato il D.S. del Pisa Roberto Gemmi, che tra l’altro conosco da oltre 20 anni. Mi ha prospettato la possibilità di allenare la Primavera del Pisa, qualora la squadra avesse raggiunto a giugno la promozione in serie B. La squadra toscana ha poi raggiunto la promozione e quindi sono diventato l’allenatore della Primavera nerazzurra.

E’ stata una grandissima e bellissima esperienza che mi ha arricchito tanto sotto tanti aspetti. In effetti non era la prima volta che allenavo i giovani in quanto anche in serie D ormai ci sono parecchi Under alla loro prima esperienza con i più grandi. Nonostante le difficoltà, in quanto non eravamo prontissimi per partecipare ad un campionato Primavera 2, siamo riusciti sul mercato a reperire ragazzi dalle Primavere di Empoli e Fiorentina, unitamente ad altri provenienti dalla Berretti della Pistoiese. La squadra all’inizio ha fatto un pò fatica, ma poi con il duro lavoro e il massimo impegno che tutti hanno profuso, nella parte finale qualcosa di buono è uscito fuori.

 

3) Quali giovani crede di aver migliorato sotto tutti gli aspetti sia nella sua gestione alla Primavera del Pisa che nelle squadre da lei precedentemente allenate?

Sinceramente i ragazzi che ho allenato nei Dilettanti sono rimasti quasi tutti nella stessa categoria, ma con più esperienza e alcuni migliorati sotto tanti aspetti. Qualcuno ha provato ad emergere in Lega Pro, ma affrettando i tempi e quindi ha dovuto faticare maggiormente. Ovviamente i giovani che scendevano in serie D non provenivano da Primavere forti in quanto già hanno ambizioni di Serie B e Lega Pro, ma io consiglio sempre di andare in D e giocare in modo da accumulare minutaggio, esperienza e rubare segreti dai vecchi giocatori.

I giovani hanno bisogno di giocare, e bene, solo così possono poi aspirare, qualora si ritenessero poi pronti, di salire di categoria e di continuare, attraverso la meritocrazia, di fare ancora i titolari. Questo step, che ritengo fondamentale, fortifica i giovani anche nel carattere, oltre che negli aspetti tattici e tecnici. Nella Primavera del Pisa ho trovato un normale gruppo di giocatori all’inizio, che sono migliorati nei mesi successivi negli automatismi, nei movimenti soprattutto difensivi e quando li ho lasciati sono rimasti tutti dispiaciuti e questa situazione, per chi ama stare con i giovani, mi ha colpito molto.

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4) Mister, quale squadra allenerà nella prossima stagione?

Ti dico la sincera verità, per ora non ho avuto contatti, spero di ricevere qualche chiamata a breve per un progetto importante anche se, devo dire la verità, mi piacerebbe anche continuare ad allenare i giovani visto che nella scorsa stagione a Pisa ho vissuto una bellissima esperienza, ma di comune accordo con il Direttore abbiamo deciso di non continuare assieme.”

Intervista a cura di Piero Vetrone

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