Portiere – Tutto Calcio Giovanile si occupa delle categorie Nazionali Under 15, 16, 17 (A-B e Lega Pro), Berretti, Primavera 1 e Primavera 2.

Negli ultimi anni, le modifiche al regolamento del calcio e le nuove situazioni di gioco introdotte dagli allenatori, hanno cambiato il modo di giocare dei portieri. Questa nuova metodologia ha trasformato questi ultimi in “Portieri Tattici”, cioè dei veri e propri giocatori di movimento. Di conseguenza questa novità ha indotto cambiamenti nelle scelte di noi “osservatori” e costretto a codificare, da parte dei preparatori dei portieri, nuove procedure di allenamento.

La variazione principale sta nella posizione tattica da adottare, che varia a seconda delle situazioni di gioco di ogni allenatore. Tra le cose più importanti, c’è la partecipazione attiva alla manovra, che li costringe a uscire dalla propria area di porta per supportare attivamente la costruzione del gioco dal basso, e di conseguenza viene ridotto notevolmente l’utilizzo delle mani nei loro interventi per velocizzare le giocate.

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I requisiti principali che dovranno avere i giovani portieri sono: un fisico-atletico, buona tecnica di base e requisiti tattico-mentali particolari. Quindi oltre all’altezza media di 187 cm, deve saper calciare, e avere un buon controllo della palla, rapidità negli spazi stretti, reattività per ridurre i tempi e buoni riflessi per ovviare a imprevedibili azioni createsi. La conoscenza della tattica di gioco lo obbliga ad avere buone capacità nel far ripartire l’azione come lanciare lungo con precisione e uscire dalla propria area per coprire lo spazio alle spalle della difesa.

Anche l’aspetto mentale è molto importante, il portiere non deve aver paura degli avversari in modo da dare sicurezza alla squadra; deve incitare i compagni per caricarli emotivamente o richiamarli per ovviare ad eventuali sviste di gioco. Quindi deve essere “portavoce dell’allenatore”, poiché grazie alla sua posizione riesce a vedere e a prevenire le fasi di gioco richiamando l’attenzione alle corrette posizioni dei compagni.

Questa nuova “corrente” deve indurre i settori giovanili e le scuole calcio ad avvalersi della collaborazione di preparatori specializzati in questa “metodologia rivoluzionaria” in modo da permettere ai portieri una formazione più corretta e completa nella loro carriera calcistica.

Riceviamo e pubblichiamo il pensiero del talent scout Luigi Esposito sulla nuova figura dei portieri